I giovani Testimoni di Geova ignorano il passato

downloadScott Terry parla a due giovani Testimoni di Geova in piedi davanti il loro carrello della letteratura. La conversazione che ne deriva è illuminante. Ci permette di dare uno sguardo approfondito alla mente di un Testimone di Geova. Ci aiuta a vedere quello che sanno e quello che non sanno. Scott Terry riesce a dimostrare che le informazioni disponibili ai Testimoni di Geova sono attentamente filtrate?

Seguiamo la conversazione

Ho avuto un’interessante conversazione, con una giovane coppia di Testimoni di Geova, che potrebbe essere utile ad altri in questo gruppo. Raramente ho tentato di discutere con i Testimoni di Geova davanti i loro piccoli carrelli di letteratura, ma questa giovane coppia stava seduta fuori del supermercato quando sono entrato, ignorando tutti coloro che gli passavano davanti.

Così, uscendo dal supermercato, non ho resistito alla tentazione di fare la seguente osservazione irriverente: “Perchè non parlate con le persone? Quando ero un Testimone ci si aspettava che lavorassimo un po più duramente per fare nuove reclute“.

La coppia si era sposata da poco. Avevano entrambi 23 anni. Non se la sono presa per il mio commento che, in ogni caso, era stato fatto con il sorriso. Mi hanno spiegato che non volevano imporsi su nessuno. Ma ero libero di prendere quello che volevo dal loro carrello.

Ho riso e poi ho lanciato intenzionalmente una provocazione. Di nuovo, sempre con molta allegria ed un sorriso. Ho detto loro che pensavo che l’organizzazione dei Testimoni di Geova fosse peggiore oggi di quando ero io un Testimone. Il marito mi ha chiesto di fare qualche esempio per spiegare perché la pensassi in questo modo.

Ho citato il grandioso discorso del 1918 intitolato “Milioni ora viventi non morranno mai“. Ho spiegato che, quando ero un Testimone di Geova, l’Organizzazione dava una grande enfasi a quel discorso. Credevamo che l’Armageddon fosse così vicino che milioni di Testimoni di Geova sarebbero vissuti per vedere il suo arrivo. La giovane coppia ha scosso la testa e ha sorriso. Hanno risposto che oggi non si sente parlare di simili cose nella Sala del Regno. Io ho riso e ho detto: “Beh, certo che no. Per molti decenni, i Testimoni di Geova hanno creduto che le persone vive nel 1914 sarebbero vissute abbastanza per vedere l’Armageddon. Tuttavia l’Organizzazione farebbe la figura da stupida se continuasse a predicare quel messaggio oggi, non credi?

Ho poi spiegato che, quando ero un Testimone, la rivista Svegliatevi! includeva un piccolo riferimento all’interno della pagina di copertina che ripeteva la loro previsione che milioni di persone non sarebbero mai morte. Ho detto loro che l’organizzazione aveva rimosso tale dichiarazione a partire dall’edizione del 1996, quando era diventato ormai evidente che quella previsione era fallita. Ancora una volta, questa giovane coppia non aveva assolutamente alcuna conoscenza di questo fatto.

Ed ecco dove la conversazione si è fatta davvero interessante, per me. Era la prima volta che sentivo di essere riuscito ad entrare nella testa di un Testimone e farlo riflettere. Questa giovane coppia non aveva conoscenza di quel mirabolante discorso di 100 anni fa e ho potuto vederli a disagio nell’imparare qualcosa sulla loro religione da un ex membro. Allora ho detto alla coppia che fino a non molti anni fa l’Organizzazione faceva riferimento a quel discorso del 1918, precisamente nella rivista La Torre di Guardia del 15 febbraio 2010 [pagine 15 e 16, paragrafo 8], ma aveva cambiato il titolo da “non moriranno mai” a “potrebbero non morire mai” (ndr, nell’edizione inglese. Da “Will Never Die” a “May Never Die“). Questa falsificazione della loro storia li rende cattivi, secondo la mia opinione.

Ho poi menzionato le audizioni della Australian Royal Commission. Ho citato il caso di Candace Conti, che era avvenuto a meno di 5 miglia di distanza da dove stavamo conversando. Ho menzionato tutti i recenti problemi con i pedofili nelle congregazioni. Non avevano mai sentito parlare di nulla di tutto questo.

Ho chiesto loro da quanto tempo fossero Testimoni di Geova. Entrambi erano cresciuti in questa religione. Il marito era stato battezzato all’età di 11 anni. Gli dissi che, quando ero un Testimone, l’organizzazione non credeva nel battesimo dei bambini. Eravamo molto orgogliosi di essere “diversi” dalle altre religioni in quanto credevamo che i bambini non fossero in grado di assumersi un tale impegno. Ancora una volta, questa giovane coppia sembrava come bloccata. Ogni volta che facevo un esempio, diventava chiaro quanto poco sapessero della storia della propria religione. E più diventava chiaro come le cose fossero diverse oggi, quanto più diventavano pensierosi.

Ho citato i nomi dei membri del Corpo Direttivo. La giovane coppia ha cominciato a ridere quando ho fatto riferimento a Tony Morris come “Tony Tight Pants” e poi mi hanno guardato contemporaneamente e mi hanno chiesto: “E tu questo come lo sai?“. Il fatto che un ex membro fosse a conoscenza del discorso di Tony-Tight-Pants sui pantaloni attillati li aveva turbati. Mostrando che ne sapevo più di loro sulla loro religione sembravo aver toccato un tasto dolente.

A un certo punto della conversazione, il giovane mi ha informato che la fede dei Testimoni di Geova stava crescendo e guadagnando nuovi membri in tutto il mondo. L’ho contro-informato che la loro crescita proveniva per lo più dai paesi del terzo mondo. I paesi sviluppati (Canada, USA, Regno Unito, Australia, ecc.) stavano vedendo perdite enormi nelle adesioni [vedi Annuario 2017]. Ancora una volta, è stato molto colpito da questo. Imparare qualcosa della sua fede da un ex membro sembrava molto sconvolgente per lui.

La moglie ha voluto sapere cosa mi avesse fatto lasciare la religione. Sembrava non riuscire a concepire il concetto che alcune persone possano abbandonare volontariamente la fede, anziché essere disassociati per dei peccati. Ho dovuto spiegarle più volte che ero scappato da casa quando avevo sedici anni per allontanarmi da una vita infernale e lasciare la religione era stata semplicemente una conseguenza. Non ho mai preso la decisione intenzionale di lasciare la fede. Quell’avvenimento, però, mi aveva permesso di trascorrere qualche anno di libertà senza indossare gli occhiali rosa da Testimone di Geova. Ho quindi usato la frase: “Una delle cose interessanti di essere in una setta è che di solito non ti rendi conto di esserci fino a quando non ne esci“.

Abbiamo parlato per quasi venti minuti. Molto poco della nostra discussione ha riguardato la dottrina dei Testimoni di Geova. Ho mantenuto la discussione su un tono molto allegro mentre usavo un linguaggio molto incisivo. Sentivo di essere entrato nelle loro teste. Quando hanno voluto interrompere la conversazione, il marito ha detto: “Beh, noi siamo molto felici di essere Testimoni di Geova“. Gli ho risposto: “Beh, naturalmente lo sei. Questo è quello che avrei detto anche io quando ero un Testimone. Questo è ciò che impari a dire quando sei in una setta. Ma di nuovo, questa è una delle verità fondamentali di essere in una setta: di solito non sai di trovarti in una setta fino a quando non ne esci“.

Ho sottolineato quanto poco sapesse della storia della sua religione ma, nonostante ciò, aveva dedicato la sua vita alla tenera età di 11 anni. Gli ho poi chiesto: “Quando sei stato battezzato ad 11 anni, sapevi che se mai avessi deciso di lasciare la fede avresti perso tutti i tuoi amici e familiari?“. Non mi ha risposto. Ho poi detto: “Sai che è quello che accadrà. Se mai dovessi decidere di lasciare la tua religione, perderai tutti coloro che dicono di volerti bene. Dopo tutti i discorsi sull’amore fraterno dei Testimoni… è tutto falso. Quell’amore esiste solo se condividi e pratichi le loro stesse opinioni religiose“.

Ci siamo lasciati con me che auguravo loro tutto il meglio e che dicevo quanto fossero giovani e che avevano ancora tutta la vita davanti. Probabilmente è stata una delle migliori conversazioni che ho avuto con i Testimoni di Geova.

Spero di poterla ripetere di nuovo.


Link all’articolo originale: http://avoidjw.org/2017/05/young-jehovahs-witnesses-left-dark/