Conclusioni della Commissione Reale Australiana (parte 2): Geoffrey Jackson, membro del Corpo Direttivo, è stato “evasivo e di nessun aiuto”

g-jackson-commission-300x300

La Commissione Reale è stata tutt’altro che impressionata dalla testimonianza di Geoffrey Jackson

Nell’ottavo e ultimo giorno dell’indagine della Commissione Reale, qualcosa di molto raro e significativo ha avuto luogo.

Il membro del Corpo Direttivo della Watchtower, Geoffrey Jackson, ha preso la parola per rispondere pubblicamente a delle domande su alcuni degli aspetti più segreti e accuratamente custoditi della politica Watchtower: il modo in cui i testimoni di Geova si occupano di accuse interne di abusi sui minori.

Non è stato facile portarlo davanti alla Commissione.

La dichiarazione di Jackson quel giorno che era “felice di testimoniare” sembra piuttosto incongruente con la lotta titanica che i funzionari della Watchtower, interrogati prima di lui, hanno ingaggiato per tenerlo fuori della questione, al punto da, apparentemente,  tentare di ingannare la Commissione sul ruolo di Jackson nell’organizzazione.

Tuttavia, all’ottavo giorno dell’inchiesta Geoffrey Jackson ha preso la parola in collegamento video per spiegare e difendere le politiche che lui e i suoi sei compagni del corpo direttivo impongono ai testimoni di Geova in tutto il mondo.

Per certi versi, Jackson ha messo su uno spettacolo migliore di molti degli anziani. Non si è perso in dichiarazioni pasticciate e imbarazzanti o non ha dato delle risposte su questioni di cui esistevano registrazioni che smentivano le sue dichiarazioni, come era successo agli anziani prima di lui.

Eppure la sua testimonianza risulta comunque disastrosa per la Watchtower, come mostrano le Conclusioni rilasciate dal consulente legale della Commissione.

Una delle cose più esasperanti della testimonianza di Jackson è stato notare come spesso ha semplicemente cercato di schivare le domande rivoltegli. Più incalzante era la domanda, più la risposta poteva essere dannosa per la Watchtower, più si impegnava nel tentare di non dare una risposta.

Alcuni osservatori erano rimasti delusi, avendo avuto la sensazione che Jackson aveva usato con successo questa tattica per gettare fumo negli occhi della Commissione.

Se questa era anche la vostra paura, ho una buona notizia per voi.

Il rapporto lo accusa esplicitamente di aver usato questa tattica, documentando ogni volta in cui ha evitato di rispondere. Il seguente è solo un esempio, tratto dal momento dell’audizione in cui si dibatteva sulla regola dei due testimoni.

332 Al signor Jackson è stato chiesto fino a che punto l’organizzazione dei Testimoni di Geova è vincolata dalle Scritture a mantenere e applicare la regola dei due testimoni. Lui non ha risposto alla domanda, invece ha detto alla Commissione Reale che “pensava che questo fosse già stato stabilito nel corso delle audizioni, ma, se non lo era, sarebbe stato sicuramente un argomento da approfondire”.

In effetti, è parso chiaro continuando l’audizione con Jackson, come quest’ultimo abbia trascorso la sua vita circondato da persone a cui è proibito contestarlo per paura di essere espulsi e ostracizzati, e come sia quindi mal equipaggiato per affrontare un’aula piena di professionisti legali qualificati su cui egli non ha alcun potere.

Anche in materia scritturale, un campo in cui si potrebbe pensare che Jackson sarebbe stato in grado di fare la sua figura, la Commissione lo ha trovato terribilmente carente.

Ad esempio, Jackson ha dichiarato con enfasi che le donne non avrebbero mai potuto essere anziani o avere un ruolo nei processi giudiziari della Watchtower. Ha giustificato questa dichiarazione affermando che le donne non hanno mai avuto il ruolo dei giudici nella Bibbia. E’ stato interrogato diverse volte su questo, e ha confermato la sua dichiarazione più e più volte. La Bibbia, ha assicurato alla Commissione Reale Australiana, non menziona alcun giudice donna.

Sembrerebbe che la Commissione Reale conosca la bibbia meglio di un membro del Corpo Direttivo.

342 Va rilevato dalla Commissione Reale che, nella sua dichiarazione, il signor Jackson si riferiva solo a quei libri del Vecchio Testamento in cui gli uomini sono descritti come giudici, e non si riferiva a Giudici 4:4-5 che racconta di Debora. In particolare, i versi riferiscono che Debora, ‘una profetessa, moglie di Lappidot, giudicava in quel particolare tempo Israele’ e che ‘i figli d’Israele salivano a lei per il giudizio’. Dal momento che un giudice donna era apparentemente accettato nel Vecchio Testamento, non si capisce perché le donne non dovrebbero essere giudici della colpevolezza o dell’innocenza di un ‘cristiano’ nell’organizzazione dei Testimoni di Geova.

angus-stewart-counsel

Geoffrey Jackson è sembrato spiazzato dalla capacità di Angus Stewart e altri consulenti a impegnarsi con lui in un dibattito scritturale

Come ulteriore esempio dell’apparente ignoranza di Jackson sulle Scritture, prendete la discussione sulla regola dei due testimoni. Le Scritture cardine utilizzate dalla Watchtower per giustificare questa regola sono Deuteronomio 19:15, in cui la legge mosaica afferma che sono richiesti due testimoni per stabilire la colpevolezza di qualcuno, e Matteo 18:16 dove Gesù sembra riaffermare questa regola.

Tuttavia, è divenuto presto evidente come la Watchtower sembra aver preso queste scritture fuori dal contesto. E’ stato portato all’attenzione di Jackson Deuteronomio 22:23-27, che sembra indicare specificamente una situazione in cui una donna viene violentata in un campo (con lei come unica testimone del fatto) e il violentatore è comunque riconosciuto colpevole sulla base della sua sola testimonianza. E’ stato quindi fatto notare a Jackson come la regola dei due testimoni, indicata in Deuteronomio e nel Nuovo Testamento, consente eccezioni, specificamente nel caso di reati quali la violenza sessuale.

Come riportato nelle Conclusioni:

328 … E’ stato fatto notare al signor Jackson, che ha convenuto, che la Scrittura contempla il caso in cui non ci siano testimoni dello stupro diversi dalla donna stessa. E’ stato anche fatto notare al signor Jackson, che ha convenuto, che era sufficiente quindi un solo testimone, in tali circostanze, per mettere a morte il violentatore.

Sarebbe potuto sembrare che Jackson, colto di sorpresa da questa competenza scritturale inaspettata della Commissione, possa aver contemplato un cambiamento nella regola. Tuttavia, dopo le audizioni, Jackson ha fatto marcia indietro tramite una bizzarra comunicazione scritta, in cui ha affermato che in questa scrittura non si stava discutendo di trovare il colpevole, ma di decidere se la donna fosse colpevole o meno di complicità nel suo stupro.

Su questo punto, la relazione del consulente è estremamente eloquente.

330 … Il signor Jackson non ha cercato di spiegare il motivo della differenza tra la sua testimonianza orale e scritta al contesto di Deuteronomio 22 : 23- 27.

331 Si conclude che è di poca utilità il tentativo di risolvere il conflitto tra la testimonianza orale e il successivo scritto del signor Jackson, sul tema della rilevanza di Deuteronomio 22 : 23-27 per la flessibilità della regola dei due testimoni. Tuttavia, è chiara alla Commissione Reale la difficoltà anche per un membro del Corpo Direttivo di giungere a una interpretazione di Deuteronomio 22 : 23-27 per renderla non applicabile alla regola dei due testimoni.

Insomma, è come se il consulente volesse dire: “Non c’è proprio verso di ragionare con quest’uomo”.

Riassumendo la testimonianza di Jackson su questo argomento, il consulente dichiara (il grassetto è mio):

336 Si afferma che il signor Jackson è stato evasivo e inutile nell’assistere la Commissione Reale per capire se vi è spazio per un’interpretazione della regola dei due testimoni tale da consentire di adottare misure nei casi in cui vi è un solo testimone diretto di un episodio di abusi sessuali su minori.

Ancora più pressione è stata posta su Jackson quando gli è stato chiesto se aveva familiarità con la testimonianza delle vittime di abusi, i cui resoconti in prima persona di esperienze terribili nell’organizzazione Watchtower contrastano apparentemente con molte delle sue affermazioni su quanto fossero efficaci e amorevoli le politiche dell’Organizzazione.

Jackson ha risposto che era stato occupato nel prendersi cura del suo padre morente (una tattica che ha spudoratamente usato in più occasioni per cercare non rispondere alle domande che non gli piacevano) e quindi no, non aveva avuto il tempo di leggere o ascoltare queste testimonianze. Eppure ha assicurato alla Commissione che si preoccupava molto di queste vittime e aveva grande empatia per loro. Egli ha convenuto che i loro punti di vista sulle politiche della Watchtower sarebbero inestimabili.

Tuttavia, andando avanti nell’audizione, è apparso chiaro attraverso le parole di Jackson che aveva ascoltato ogni pezzo delle testimonianze degli anziani che erano apparsi prima di lui. Non sembra per nulla appropriato che Jackson abbia avuto tutto il tempo del mondo per conoscere ciò che gli anziani avevano detto, ma non abbastanza tempo per prendere in considerazione quello che le vittime avevano raccontato.

Questo non è passato inosservato nemmeno alla Commissione.

450 … il signor Jackson non ha agito secondo quello che lui stesso ha detto di considerare importante, cioè di cercare di comprendere bene il punto di vista di una vittima di abusi. La sua dichiarazione di empatia verso BCG è priva di valore.

F65 Il fatto che il sig. Jackon non abbia avuto familiarità con la testimonianza delle vittime ma abbia letto o comunque familiarizzato con le deposizioni degli anziani smentisce la sua dichiarata empatia per le vittime di abusi e il suo riconoscimento dell’importanza del loro punto di vista.

Quindi, per riassumere, il Consulente trova che:

  • Geoffrey Jackson è stato “evasivo e inutile” nell’affrontare aree chiave di interesse intorno alle procedura della sua organizzazione su casi di abuso su minori
  • Che le sue pretese di empatia e preoccupazione per le vittime di pedofilia nell’organizzazione Watchtower sono direttamente contraddette dalle sue azioni
  • Che gli argomenti scritturali, che ha portato in favore della versione della Watchtower della regola dei due testimoni e della regola gli anziani debbano essere solo di sesso maschile, vengono invocati prendendo alcune scritture fuori dal contesto e ignorandone completamente altre. (La questione se questo fosse solo un tentativo di Jackson di ingannare la Commissione o che semplicemente sia poco istruito in materia non viene affrontata nella relazione)

Il rapporto contiene in realtà molti più dettagli sui difetti della testimonianza di Jackson, in particolare sull’argomento ostracismo, ma non abbiamo spazio per parlarne qui.

Se sei un Testimone di Geova attivo e stai visitando questa pagina perché hai dei dubbi o perché stai cercando la verità circa le voci di cui hai sentito parlare di come la Watchtower tratta gli abusi sui minori, ti invito a guardare i video della testimonianza di Jackson su YouTube e le trascrizioni dell’audizione sul Sito della Commissione Reale.

Quindi chiediti:

  • Le risposte evasive di Jackson su questioni come se il Corpo Direttivo sia l’unico canale accreditato da Dio, e su molti altri aspetti delle dottrine combaciano con ciò che leggi nelle pubblicazioni e senti nei discorsi in congregazione?
  • Le obiezioni di Jackson che le aree in discussione “non erano il suo campo”, e che non aveva competenza su quei soggetti, combacia con quello che ti è stato detto essere il ruolo del Corpo Direttivo?
  • La testimonianza di Jackson ti da l’impressione di quella di un uomo umile, gentile e competente a cui un Dio amorevole affiderebbe la sicurezza dei suoi piccoli e che aveva a cuore il loro benessere come priorità assoluta? Oppure hai visto un uomo che sembrava avere altre priorità nel dare la sua testimonianza?

 

Fonte del materiale: http://jwsurvey.org/child-abuse-2/royal-commission-findings-governing-body-member-geoffrey-jackson-evasive-and-unhelpful